Hospice Residenziale e Domiciliare

Medico Responsabile Danilo Mecarocci

Le Cure Palliative sono un modello di assistenza che si rivolge alla protezione attiva e totale di pazienti la cui malattia, caratterizzata da un’inarrestabile evoluzione, non risponde più a trattamenti specifici. In questa fase il sistema di cura si pone come obiettivo primario quello di salvaguardare la dignità della persona e migliorare la sua qualità di vita fino alla fine. Perciò il malato viene preso in carico in modo globale da un’équipe multidisciplinare che tiene sotto controllo il dolore e i sintomi di malessere e disagio, sia fisico che psichico, causati dal progredire della malattia, dando sostegno anche al suo nucleo familiare. Le cure palliative possono essere attuate sia in Hospice  Residenziale (all’interno della struttura) sia in Hospice Domiciliare (al domicilio del paziente), a seconda delle necessità del malato e della sua famiglia. Palliative, da pallium, l’indumento che i Romani portavano sopra la tunica per coprirsi e proteggersi. Cure, dal verbo curare inteso non nel senso di “guarire” – perché la malattia ormai non lo permette più – ma di “avere cura”, cioè di proteggere e assistere con attenzione il paziente in tutte le problematiche fisiche e psicologiche che insorgono per lui e per la sua famiglia nella fase finale della malattia. Il Centro Hospice Casa di Cura Nuova Santa Teresa è accreditato, sia per l’assistenza in regime residenziale sia domiciliare, con il Servizio Sanitario Regionale, senza alcun onere per i pazienti.

COME RICHIEDERE IL RICOVERO DOMICILIARE O RESIDENZIALE

Per attivare il servizio di Hospice Residenziale o Domiciliare, il modulo di richiesta deve essere compilato o dal medico curante o dal reparto ospedaliero che ha in carico il paziente. Tale richiesta deve essere inoltrata all’ufficio ricoveri della ASL territorialmente competente, composta da medici dell’Unità valutativa multidimensionale, i quali danno l’idoneità al ricovero Hospice residenziale o domiciliare e gestiscono la lista d’attesa. Il modulo di richiesta di presa in carico è lo strumento attraverso il quale la struttura sanitaria ed il paziente si scambiano le informazioni necessarie per avviare la presa in carico. Tale modulo essendo articolato e completo, mette in evidenza la situazione clinica del paziente ed in modo particolare i sintomi e i problemi emergenti che permettono di identificare e giustificare la presa in carico del paziente stesso. Più in particolare: • La struttura informa il paziente, i suoi medici e i familiari della natura stessa dell’Hospice che esclude terapie causali ed accertamenti diagnostici che devono essere obbligatoriamente completati prima della accettazione del paziente. • I richiedenti la presa in carico dichiarano a loro volta che, secondo scienza e coscienza, non esistono ulteriori interventi terapeutici attivi specifici per la malattia. Il medico di Hospice in servizio,  al momento della presa in carico, esegue un primo accertamento per il controllo del possesso dei requisiti necessari all’accettazione che sono essenzialmente: 1) Diagnosi accertata di malattia in fase avanzata a prognosi infausta oncologica o non 2) Assenza di ulteriori interventi terapeutici anche solo potenzialmente utili al fine del prolungamento della sopravvivenza; 3) Quadro clinico-sintomatologico Severità dei sintomi e necessità di cure palliative e di supporto, necessità assistenziali che giustificano l’attivazione della assistenza; tali informazioni devono essere già presenti nella scheda di richiesta di presa in carico 4) Prognosi di sopravvivenza limitata, ragionevolmente non superiore a  90 giorni sulla base delle evidenze cliniche pregresse, dopo i quali è prevista una rivalutazione da parte della ASL. Per i posti in Hospice Residenziale  dovranno essere inoltre presenti le seguenti condizioni: − Non idoneità della famiglia e/o dell’abitazione per intraprendere una assistenza domiciliare − Non idoneità temporanea della famiglia ad assistere il malato per eccessivo carico psico-fisico (respite care) − Assenza di un care giver di riferimento Per l’assistenza in Hospice Domiciliare dovrà esser inoltre presente la seguente condizione: − Presenza di un familiare di riferimento (care giver) per il reale concretizzarsi delle terapie e dell’assistenza a domicilio.

Assistenza domiciliare

Al momento della presa in carico del paziente, il medico dell’équipe incontra la famiglia del malato per raccogliere tutte le informazioni cliniche necessarie (documentazione medica, analisi, effettua richiesta farmaci compilando l’apposito modulo richiesta farmaci e valutando i presidi da richiedere necessari per l’assistenza) conoscere la famiglia, individuare, ove possibile, all’interno della famiglia una persona di riferimento – il Caregiver – che partecipi a tutto il percorso assistenziale e decidere l’organizzazione dell’attività di assistenza. Se è necessario il medico può chiedere l’intervento dell’Assistente Sociale. Quando il malato è preso in carico l’équipe si attiva per le visite a domicilio sulla base della stesura del Piano Assistenziale Individualizzato (PAI) concordato con il responsabile Hospice in base alle esigenze del paziente. Vengono effettuate medicazioni, cambi cateteri, terapie infusionali, nutrizione enterale e parenterale ed ogni altra prestazione stabilita dai LEA. Vengono istruiti ed affiancati i familiari addetti all’assistenza al malato. Al momento della presa in carico vengono programmati esami ematochimici di controllo ed esecuzione ECG.

Fornitura Farmaci e Presidi

I farmaci e la maggior parte dei presidi vengono forniti dalla ASL di VT sulla base della farmacopea dell’Hospice. Possono essere richiesti farmaci e presidi ad personam compilando il relativo modulo di richiesta da parte dell’equipe che verrà inoltrata alla farmacia ospedaliera di Belcolle. Il medico palliativista può attivare l’erogazione dell’Ossigeno domiciliare con richiesta alla ASL di VT (al servizio di pneumologia dell’ospedale di Belcolle di VT), che dopo aver verificato la congruità della richiesta, provvede all’inoltro di quanto richiesto tramite le aziende convenzionate.

ANALISI CLINICHE

Il laboratorio della Struttura, dedicato alle persone che usufruiscono dei servizi del Centro, svolge indagini utili alla valutazione dello stato clinico del paziente, rilasciando i referti direttamente ai medici della Struttura. Si tratta di laboratorio di chimica clinica e batteriologia.

SERVIZI DI RADIOLOGIA

La struttura mette a disposizione dei pazienti in assistenza Hospice un servizio di radiologia di base completamente gratuito.

FISIOTERAPISTI

L’Hospice mette a disposizione un servizio di fisioterapia, adeguata alle condizioni cliniche del paziente, per tutti i pazienti in carico sia in regime residenziale che a domicilio.

PSICOLOGHE

Il supporto psicologico offre al paziente e ai familiari l’opportunità di condividere e rielaborare emozioni, pensieri e bisogni che si alternano in questa particolare fase della vita. Permette e facilita la verbalizzazione di pensieri negativi e il contenimento dei conseguenti emotivi. Attraverso un primo colloquio lo psicologo raccoglie informazioni sulle condizioni generali, sullo stato emotivo e cognitivo del paziente e il livello di consapevolezza della diagnosi e della prognosi; verifica la presenza di problemi all’interno del nucleo familiare che possano interferire con l’assistenza domiciliare, le competenze e le attitudini dei familiari a collaborare con gli operatori sanitari in merito ad aspetti organizzativi, il loro atteggiamento nei confronti del pregresso percorso clinico, la capacità di ascoltare e rispettare le scelte del paziente e di sostenere l’impatto emotivo, la presenza di conflitti intrafamiliari. Un’analisi familiare permette di verificare la presenza di eventuali fattori di rischio sia nel corso dell’assistenza che, in prospettiva, a seguito della morte del paziente. Queste informazioni vengono raccolte in una “scheda di osservazione e valutazione psicologica” che viene allegata alla cartella clinica del paziente. Tenendo conto di questi diversi aspetti, l’intervento dello psicologo si concretizza nella possibilità di contenere sofferenze e stress intrapersonale ed interpersonale, favorire l’adattamento alle difficoltà e ai limiti imposti dalla malattia, creare spazi di comunicazione tra i familiari e l’équipe e tra i familiari ed il malato, favorire la formazione di atteggiamenti e stili di intervento più adattativi. Lo psicologo si reca dal paziente su richiesta specifica da parte del paziente stesso o dei familiari, in base al Piano Assistenziale Individualizzato redatto con il responsabile della struttura.

Hospice Residenziale

Dal punto di vista dell’organizzazione l’Hospice Residenziale è una struttura di accoglienza che ha in parte le caratteristiche della casa e in parte quelle di una struttura sanitaria. La sua filosofia infatti è di “sostituire la casa” del malato dando ai familiari un sollievo dal carico assistenziale quando non sono in grado di farlo da soli e fornendo supporto e attenzione a chi si trova in fase di malattia avanzata, per consentirgli comunque di vivere in pienezza e dignità e nel modo più confortevole possibile. L’Hospice è organizzato in modo da garantire il benessere psicologico e relazionale della persona e dei suoi familiari: comfort ambientale, sicurezza nell’utilizzo degli spazi, tutela della privacy e facile accessibilità. Ogni stanza ha il bagno privato e ospita un solo paziente, con un letto aggiuntivo o una poltrona letto per una persona di sua fiducia che può rimanergli accanto giorno e notte, con disponibilità di pasti per il care giver e di personalizzazione degli ambienti. L’assistenza sanitaria medico-infermieristica è assicurata 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.

Ufficio Accettazione Ricoveri Hospice

Si occupa delle pratiche amministrative collegate al ricovero presso il reparto Hospice